Mentre impazzano le trame dei complottisti che vedono una lottery pilotata a favore di Dallas, l’Nba va avanti e regala ai futuri rookie un palcoscenico a Chicago. Dall’11 al 18 maggio è andata in scena l’Nba Combine, così importante per la composizione dei due giri del Draft del prossimo 26 giugno, così delicata per gli equilibri della prossima stagione NCAA.
Dame Sarr osservatore non presente
Sul ruolo assunto dalla guardia del Barcellona ci arriviamo tra un attimo, ma prima giusto qualche informazione. Sono oltre settanta i giocatori che stanno “testando le acque”, ovvero si sono dichiarati al Draft senza perdere l’eleggibilità collegiale e alcuni di loro assumono un ruolo importante per le sorti di alcune squadre del college basket. Una su tutte Auburn che, dopo la storica stagione dello scorso anno, pensava di poter rifondare su Tahaad Pettiford, sesto uomo di lusso che ha sorpreso tutti al primo anno facendoci innamorare sin dalla prima partita. L’impressione è stata la stessa da parte dei GM Nba che, nei classici 5 vs 5 della combine, l’hanno visto dominare.
Anche Michigan osserva attentamente lo svolgersi di questa combine. Per sostituire Danny Wolff, altro papabile al primo giro, coach Dusty May aveva investito nel portal sul lungo da UAB Yaxel Lendeborg, una macchina vivente da doppia doppia e uno dei migliori rimbalzisti della nazione. Questa sua efficienza nei pressi del ferro sta convincendo però anche l’Nba, a partire proprio dalle squadre più forti proprietarie di una bassa scelta al primo giro che sono a caccia di corpaccioni dalla panchina. Il nome di Lendeborg spunta spesso nel primo giro e, in caso di permanenza nel draft, i Wolverines sarebbero nei guai, visti i pochi lunghi rimasti nel portal.
Ma come già accennato, pur non essendo presente, Dame Sarr aleggia come un’ombra su questa combine e il suo futuro è strettamente legato a quello dell’ala di Washington State Cedric Coward, in bilico tra primo giro e trasferimento a Duke. Il si di Coward a Duke, unito al ritorno di Isaiah Evans a Durham, avevano chiuso le porte alla guardia di Barcellona che aveva deviato le sue attenzioni nei pressi di Kansas, tanto da visitarla. Ma proprio la combine sembra aver ribaltato le cose: l’ottima impressione fatta da Coward potrebbe riaprire le porte di Duke a Sarr. A confermarlo c’è Joe Tipton, guru di X del transfer portal, che ha dato Sarr vicino ai Blue Devils.
Le sorprese dai bassifondi
Uno dei nostri euro-beniamini preferiti sta conquistando a sorpresa l’Nba, tanto da ipotizzare un suo ingresso al primo giro. Maxime Raynaud è un lungo di 216 cm dai movimenti fluidi e un’abilità da scorer, sia dall’arco che nei pressi del ferro, e capace di difendere il ferro con efficacia. Può giocare anche di fianco a un lungo, grazie a una mobilità da centro moderno. Nel contesto caotico delle combine, tutto il suo IQ si è visto e potrebbe anche diventare una delle sorprese della notte del Draft, con una rapida scalata. Un altro che ha raccolto consensi è stato Myles Byrd da San Diego State. Un po’ meno inaspettato visto che ha fatto capolino più di una volta nel nostro Mock Draft. Difensore dall’ottima taglia, oltre due metri, un buon tiro da tre e l’esperienza del giocatore di contorno.
Mentre Andrew ha conquistato con forza e per il secondo anno di fila la finale di conference con gli Indiana Pacers, il fratellino minore Ryan Nembhard si è preso i riflettori della combine. Da uno dei migliori floor general dell’NCAA a un possibile contratto strappato al secondo giro, il play di Gonzaga ha impressionato per come gestisce i tempi di un attacco mantenendo saldo il controllo, senza perdere palloni eccessivi, ma anche per un effort difensivo contro corpi più grandi dei suoi. Infine, mentre Cooper Flagg si siede al tavolo di una Boston aperta a qualsiasi opzione dopo l’infortunio al tendine d’achille di Jayson Tatum, Darrion Williams, l’indeciso più forte di questa classe, sembra aver raccolto pochi consensi in questi giorni dando una speranza alle varie Texas Tech, Kansas, Ohio State e Auburn di reclutarlo tra qualche settimana.
