Il torneo della American Athletic ha rispettato i pronostici, portando le due favorite in finale e finendo con la vittoria della numero uno della stagione regolare, ovvero SMU che ha battuto Cincinnati 71-56, andando così a conquistare la testa di serie numero 6 nell’East Regional al Torneo Ncaa. Vediamo però cosa è successo nel torneo di conference
- SMU ha dimostrato una continuità e una concretezza incredibile se si considera che ruotano sostanzialmente solo 6 uomini con comparsate e minuti sparsi per eventuali altri giocatori. Semi Ojeleye (di cui vi abbiamo già parlato) ha vinto meritatamente il titolo di mvp del torneo, risultando sostanzialmente immarcabile per tutti.

Semi Ojeleye – SMU
- I Mustangs fanno un utilizzo del dentro-fuori da manuale e sono molto bilanciati tra attacco e difesa. Dentro hanno Ojeleye che è alto solo 2 metri ma si fa sentire e fuori sono la 5° squadra della nazione al tiro da tre. In finale hanno tirato 10/19 dall’arco. La loro caratteristica è che il quintetto è composto da 5 giocatori di almeno 2 metri. Sono grossi e muscolari e per questo è molto complesso segnare nella loro area.
- Di norma SMU sfida gli avversari al tiro, e questa è chiaramente una scelta tattica, motivo per cui la squadra si accoppierà malino al Torneo con le squadre che tirano bene dall’arco. Chiaro che il 4/24 da 3 di Cincinnati in finale sia stato un fattore. Nel corso della stagione i Bearcats erano riusciti a vincere contro i Mustangs ma in quell’occasione la percentuale era stata ben diversa (12/26).
- L’altro giocatore dei Mustangs che ha disputato un torneo sopra le righe è il senior Sterling Brown che nelle ultime 6 gare ha tirato 17/39 dall’arco, ovvero quasi il 60%. Se tira così, considerando che è un signor difensore, per gli avversari sono problemi seri.
- Attenzione però a dare per morta Cincinnati al Torneo, che resta sì una squadra difensiva, ma che quest’anno sta giocando il suo miglior basket offensivo. I Bearcats schierano un play che non ha rispettato le attese della stagione (Troy Caupain) ma che resta un giocatore solido, il miglior giocatore difensivo della AAC (Gary Clark) e un all-around capace di segnare quasi in ogni situazione come il freshman Jaron Cumberland (segnatevelo).
- La delusione e la sorpresa del torneo sono legate alla stessa partita e cioè Houston-Connecticut, che ha visto gli Huskies tornare a godere di un minimo di luci della ribalta dopo una stagione da dimenticare. Uconn non è poi riuscita a fare l’impresa battendo Cincinnati, ma almeno coach Kevin Ollie ha la sicurezza di poter ricostruire la squadra attorno a un giocatore entusiasmante come Jalen Adams.
- Houston ha avuto un contributo disastroso dai suoi lunghi proprio nella partita chiave della stagione. I due senior Kyle Meyer e Danrad Knowles insieme hanno prodotto 0 punti e 5 rimbalzi contro gli Huskies. E ciao ciao Torneo.
- Tacko Fall, di UCF, resta un giocatore pazzesco da guardare (è alto 2,28) ed è abbastanza inspiegabile come mai non sia entrato stabilmente nel radar degli scout Nba. Anche al torneo della AAC è stato un fattore, pur toccando pochi palloni (la mobilità è quello che è) riuscendo a convertire in punti i pochi possessi gestiti.