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Il migliore draft Nba di sempre

Autore: Manuel Follis
Data: 12 Giu, 2019

Qual è stato il miglior draft di sempre? Una domanda che ha senso porsi solo a posteriori, quando cioè il talento presunto dei giocatori ha potuto manifestarsi nel corso di anni di professionismo. Certo, malasorte e infortuni hanno poi avuto il loro impatto e col senno di poi Greg Oden, Yao Ming, Brandon Roy o Derrick Rose avrebbero forse finito per cambiare l’opinione comune su alcuni draft. Ma veniamo ai draft del passato che meritano di essere ricordati, con una premessa, e cioè che non andremo più indietro del 1980, per un banale motivo, ossia che molti dei giocatori scelti nei draft precedenti non li abbiamo mai visti giocare.

1984 vs 1996

Controllate o chiedete ai vostri amici e la grande sfida per la palma di “best draft ever” sarà tra questi due anni. Per alcuni è stato meglio quello del 1984 (l’ultimo prima dell’introduzione della lottery), per altri il 1996 e le due fazioni sono equamente divise (con piccolo spoiler a fine articolo).

Partiamo da quello più indietro nel tempo. Nel 1984 è sbarcato in Nba lui, Michael Jordan, il giocatore che ha cambiato le sorti mediatiche della lega. Jordan però non è arrivato da solo (scelto alla n. 3 peraltro), in quel draft fecero il loro ingresso in Nba John Stockton (16), Charles Barkley (5) e Hakeem Olajuwon (prima scelta assoluta). Statisticamente parlando, solo questi quattro giocatori hanno lasciato un marchio indelebile sul gioco. MJ è MJ, Stockton è il leader di tutti tempi per gli assist e Olajuwon il migliore di sempre nelle stoppate.

 

Leggere questi nomi (ce ne sarebbero anche altri) tutti insieme fa impressione, eppure per qualcuno il 1996 è stato anche meglio. Quell’anno, tanto per cominciare, la prima chiamata assoluta fu Allen Iverson. The Answer è stato probabilmente il giocatore che in relazione ai risultati (non ha mai vinto un titolo Nba) è stato più amato e ha lasciato il maggiore segno sulla pallacanestro mondiale. Quel draft però è arrivato direttamente dalla high school un altro giocatore simbolo del basket, un certo Kobe Bryant (13). Insieme a loro Marcus Camby (2), Stephon Marbury (4), Ray Allen (5) e Steve Nash (15). Insomma, una bella sfida con il 1984.

 

2003

Subito dopo i due draft-simbolo per la storia della Nba si piazza quello del 2003. È evidente che manca qualcuno all’appello dei grandi giocatori ed è Lebron James, che infatti è stato prima scelta assoluta di Cleveland proprio nel 2003. Quell’anno con la 4 Toronto selezionò Chris Bosh mentre con la 5 Miami chiamò Dwyane Wade.

I tre si sono poi re-incontrati tutti con la casacca Heat per dare il via a una mini dinastia giocando 4 finali consecutive e vincendo il titolo nel 2012 e 2013. In realtà, quel draft avrebbe dovuto dare il via a una delle rivalità più accese del basket, quella tra Lebron James e Carmelo Anthony, chiamato con la numero 3 dai Denver Nuggets.

Alla lunga però uno dei due si è preso la corona da “king”, mentre l’altro ha finito per essere sostanzialmente scartato da tutte le squadre che hanno provato a utilizzarlo, ossia Oklahoma City e Houston, diventando l’epitome dei giocatori che non difendono attaccano in isolation.

 

1987

Da qui in poi le valutazioni iniziano a farsi sempre più discrezionali. Molti ad esempio inseriscono in quarta posizione il draft del 1985 (che citeremo dopo), mentre noi preferiamo quello che si è tenuto due anni dopo. Nel 1987 vennero scelti David Robinson (prima pick assoluta dei San Antonio Spurs, il cui esordio Nba avvenne due anni dopo per via del suo arruolamento in Marina), ma anche Scottie Pippen (5) e Horace Grant (10) diventati pilastri dei Bulls che vinsero tre titoli consecutivi guidati da Michael Jordan. Quel draft portò in Nba però anche Kevin Johnson (7) ma soprattutto Reggie Miller (11), una bandiera degli Indiana Pacers e uno dei più grandi tiratori della storia del gioco.

 

1985

Ed eccolo, il draft del 1985, che molti potrebbero contestare dovrebbe situarsi in quarta posizione al posto del 1987. Nel 1985 hanno fatto il loro ingresso in Nba Karl Malone (13) che insieme a Stockton andò poi a ridisegnare il concetto di pick and roll nel basket. La prima scelta assoluta fu il centro Patrick Ewing, altro giocatore-bandiera, simbolo dei New York Knicks che però non riuscirono mai a vincere il titolo. Nel 1985 vennero poi scelti Chris Mullin (7) e Joe Dumars (18), quest’ultimo tassello fondamentale dei Bad Boys, ossia i Detroit Pistons guidato da Isiah Thomas.

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