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Il ritorno alla normalità di Baylor

La stagione

Ripetersi dopo una stagione sorprendente, in vetta al ranking per la prima volta nella loro storia, come quella della scorsa stagione era difficile, ancora di più se il tuo miglior giocatore è andato in Nba. Infatti Baylor ha sofferto moltissimo la iper competività nella Big 12, finendo con un record sotto al 50%, pur avendo battuto Texas Tech e Kansas. La difesa match-up, marchio di coach Scott Drew, rimane un’eccellenza in tutto il panorama collegiale, 17esima con un DefRtg di 96.0, aiutata anche da uno stoppatore come Jo Lual Acuil. In attacco invece, Manu Lecomte dirige le operazioni, accentrando molto le responsabilità, ben sette tiri a partita presi da tre, con il 38% di realizzazione. Terry Maston sta cercando in tutti i modi di far dimenticare Motley. É l’ultimo viaggio per un roster esperto, ben quattro senior nella rotazione. Fastidiosi.

Il giocatore chiave

Manu Lecomte è il leader tascabile di questa squadra. Ultimo a mollare, autentico baluardo offensivo, unico giocatore con la capacità di creare davvero pericoli in attacco. In una stagione normale, avrebbe avuto più attenzioni e più riflettori puntati addosso, ma a causa di una Big 12 folle, è passato sotto i radar. Baylor è legata, indissolubilmente, a lui.

I prospetti

Grazie al suo passaporto belga, Lecomte sicuramente sarà molto appetibile in Europa perchè di play che tirano da tre non c’è mai carenza. Acuil potrebbe, forse, avere qualche chance Nba dato che un sette piedi che stoppa e non disdegna il tiro da tre attira sempre qualche attenzione. E il torneo potrebbe essere una grande vetrina per lui.

Il video

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