BasketballNcaa

March Madness 2025, habemus bracket

Un Torneo Ncaa che sarà segnato dall’equilibrio e dall’incertezza come non mai: i tabelloni della March Madness 2025 sono stati messi nero su bianco ieri. Vediamoli nel dettaglio.

 

North Carolina, seriamente?

In fatto di scelte compiute da parte del Comitato, il 2025 non è stato l’anno più felice di questa giovane era segnata dal NET e altri strumenti. Non siamo ai livelli di certi scandali del passato in termini di quantità di decisioni infelici, ma se parliamo di qualità invece siamo lì. La scelta d’invitare North Carolina è infatti additata un po’ da tutti come ingiusta da commentatori di vario tipo. E non abbiamo il minimo dubbio nell’unirci al coro. I Tar Heels non hanno mai convinto nel corso della stagione e sono riusciti a mantenere un onorevole piazzamento alla #36 del NET grazie al loro bilancio nelle gare Quad 2 (8-0) e gli scarti di solito contenuti nelle sconfitte subite in partite Quad 1. Peccato però che il record qui fosse un indecente 1-12. Troppo poco per meritare un at-large bid secondo noi. Tutte le First Four Out (West Virginia, Indiana, Boise State e Ohio State) avevano di più da offrire in misure variabili ma sempre abbastanza chiare.

 

South Region

La numero 1 assoluta della March Madness 2025 è la chiara favorita dell’intero bracket, ma questo non significa che le possibili avversarie di Auburn siano scarse. Tutt’altro. Già una Louisville o una Creighton potrebbero arrecare fastidi e imbroccare la partita della vita. Poi c’è Michigan che è chiaramente in buona forma ed è una squadra migliore al momento di quanto un seed #5 suggerirebbe: i Wolverines dovranno però regolare la fastidiosa UC San Diego e, chissà, poi potrebbero anche incontrare un’altra Cenerentola anziché Texas A&M, ossia Yale, in uno scontro che sarebbe suggestivo data la presenza dell’ex Danny Wolf.

Nella seconda metà di questo tabellone, Michigan State è la meglio attrezzata sulla carta per andare lontano, sia per meriti propri che per l’assenza di Keshon Gilbert, che potrebbe limitare le aspirazioni di Iowa State. Da chi possono derivare i pericoli maggiori fra le altre? Magari l’adrenalinica e poco gettonata New Mexico che, sì, durante l’ultimo mese ha fallito contro le migliori della MWC (due L con Boise State e una con SDSU) ma che ha anche mostrato segni di strapotenza nella propria conference durante l’annata. Non mettete una croce nemmeno su North Carolina, se non altro perché la Ncaa ha una sua tradizione di “squadre che non dovrebbero esserci ma poi che vanno lontano” tipo Syracuse nel 2016.

 

West Region

Florida da una parte con la sua combo di profondità e adattabilità e St. John’s dall’altra col genio dei geni Rick Pitino in panchina sono le favorite d’obbligo, come indicato dai rispettivi seed: da chi dovranno guardarsi le spalle?

Maryland ha un primo turno pericoloso che fa scattare l’allarme-upset ma, se sopravvive all’esordio, può andare lontanissimo grazie alla sua estrema solidità difensiva e al talento di Derik Queen. Di squadre da Final Four qui però ne abbiamo tranquillamente quattro, perché Texas Tech si fa rispettare quando gli altri hanno il pallone in mano e offensivamente ha poco o nulla da invidiare alle altre formazioni di questa March Madness 2025.

Fra le squadre con seed in doppia cifra, quelle che ispirano di più come guastafeste sono Grand Canyon (avversaria di Maryland appunto) e soprattutto Drake, una delle miglior mid-major in assoluto dall’inizio alla fine di questa stagione, forse abbastanza attrezzata da tenere testa al temibilissimo attacco di Missouri.

 

East Region

La quasi numero 1 assoluta Duke del fenomeno Cooper Flagg (tranquilli, ci sarà) sembra quasi avere la strada spianata dinanzi a sé. Quasi appunto, perché sapete in che mese ci troviamo. Baylor potrebbe imbroccare una di quelle giornate rare in cui sprigiona il proprio potenziale, per Arizona si può fare un discorso simile ma con probabilità nettamente maggiori di mostrare il suo volto migliore e infine Oregon può quantomeno sperare di proseguire la lunga tradizione di marca Dana Altman di bei percorsi a marzo (sempre almeno una gara vinta dal 2013 tra cui tre corse fino alle Sweet 16, una alle Elite Eight e una alle Final Four).

Dall’altra parte del tabellone Alabama sorride anche di più, se possibile, perché sulla carta non si scontrerà con muscoli e centimetri sufficienti da impensierirla. Al primo turno Robert Morris è la migliore #15 del Torneo ma non fa troppa paura, poi le varie BYU, VCU (molto interessante il Round of 64 fra queste due) e Saint Mary’s (se supererà l’imprevedibile Vanderbilt) sono tutte solide in una misura o nell’altra ma perfettamente battibili per i Crimson Tide. All’appello manca Wisconsin, non ce la siamo scordata: ecco forse è proprio questa versione più offensivamente prolifica del solito dei Badgers quella che può fare lo scherzetto.

 

Midwest Region

La Region delle difese stritolaossa, se non altro per lo stile incarnato dalle due teste di serie del tabellone, Houston e Tennessee (rispettivamente #1 e #3 per efficienza difensiva). Lo scontro di primo turno fra Purdue e High Point è un must-watch per gli amanti di attacchi pimpanti e allarmi upset. Ecco, da quest’ultimo punto di vista occhio anche a McNeese, perché due delle tre low-major più temibili dell’intero Torneo si trovano guarda caso proprio nella parte alta di questa Region (le altre aspiranti Cenerentola già citate eccetto Yale sono più in territorio mid). Il match tra Gonzaga e Georgia sembra un po’ la quintessenza degli scontri 8-vs-9, ma coi primi che arrivano alla March Madness 2025 sulle ali dell’entusiasmo dopo aver finalmente fatto la festa a SMC quest’anno.

Dall’altra parte, Tennessee può trovare pane per i propri denti in tanti modi, a partire da una Kentucky che l’ha battuta già due volte su due quest’anno. Illinois, come suo solito, non ispira grandissima fiducia, ma la sua potenza da fuoco può sprigionarsi ad ogni momento. UCLA è solida ma necessita di quel qualcosa in più che piova dall’alto per sorprendere con una lunga cavalcata in questo Torneo Ncaa. Utah State è ben allenata e può sorprendere nella prima settimana, attenzione.

 

Exit mobile version