La stagione
Per North Carolina sarà molto complicato ripetersi, ma questo si sapeva dopotutto. Il roster è meno profondo e meno talentuoso rispetto agli standard a cui è abituata l’università, per questo coach Roy Williams è stato quasi costretto a passare allo small-ball. Luke Maye sta disputando una stagione pazzesca ed è passato dall’essere un semplice role player al leader in campo, condividendo tale responsabilità con Joel Berry autore di troppi alti e bassi. Mai come quest’anno i Tar Heels si stanno affidando al collettivo, visto che hanno guidato l’ACC in rimbalzi (42.2), assist (18.2) e assist-turnover ratio (1.51) senza avere un unico condottiero e con il solo Maye secondo nei rimbalzi (10.1). Cameron Johnson è stato un’aggiunta importante soprattutto in termini di produzione offensiva, così come Kenny Williams ha sempre la mano calda dall’arco.

Theo Pinson a colloquio con coach Roy Williams
Il giocatore chiave
Senza ombra di dubbio Theo Pinson. Tra i migliori difensori della Ncaa si sta rivelando importante da point forward, come dimostrato al torneo dell’ACC. La grande sorpresa della stagione è andato due volte oltre quota 20 punti, stabilendo il suo nuovo career-high (23 vs Syracuse), ma si sta facendo notare anche come trattatore del pallone. Non è un caso se è presente nella top-10 della conference per assist-turnover ratio (2.1), unica ala pura in una classifica dove compaiono soltanto playmaker o combo-guard.
I prospetti
Per via della stagione altalenante Joel Berry ha perso qualche estimatore in Nba, e al momento è sul finire del secondo giro del draft. Forse svolgerà qualche work-out privato, ma l’Europa sembra la sua miglior soluzione. Più intriganti per il piano di sopra Theo Pinson (200 cm x 100 kg) e Cameron Johnson (204 cm x 95 kg) molto adatti allo stile di gioco moderno. Anche per loro sarà difficile passare per l’entrata principale del draft, ma qualche finestra aperta la potrebbero trovare.