La stagione
Non solo è finita al Torneo, ma ci è finita anche tra le squadre “forti”, non tra quelle selezionate all’ultimo. E pensare che a inizio stagione pochi avevano scommesso su Ohio State. Prendete le preview sulla Big Ten e troverete i Buckeyes se va bene noni (qualcuno li pronosticava penultimi). Morale, il primo anno sulla panchina di Chris Holtmann è stato super e già oggi Ohio State si può considerare una sorta di “cinderella”, la squadra che nessuno si aspettava. Giocano un basket equilibrato, con grande attenzione alla fase difensiva e in attacco fatto di grande circolazione di palla alla ricerca di canestri facili, senza esagerare nel tiro da 3. La fortuna di Holtmann è stata trovare un Keita Bates-Diop in forma Nba, anche se quando c’è da costruirsi un canestro senza ritmo spesso la palla finisce a Jae’Sean Tate. Se vi piacciono i freshman, il lungo Kaleb Wesson ha fatto una stagione da incorniciare, segnatevi il nome per le prossime stagioni.

Jae’Sean Tate – Ohio State
Il giocatore chiave
C’è poco da girarci intorno, la squadra farà tanta strada quanta ne permetteranno le prestazioni di Bates-Diop. L’ala di Ohio State (201 cm per 86 kg) è stata “la sorpresa” della stagione (e infatti abbiamo fatto un approfondimento su di lui) e ha portato i Buckeyes a un altro livello. A testimonianza di quanto la squadra sia dipendente dal giocatore, le sconfitte spesso hanno coinciso con sue prestazioni in ombra.
Prospetti
Se una volta dimenticati i problemi fisici Bates-Diop è davvero questo, un passaggio in Nba in un modo o nell’altro lo farà. Il mix tra fisico, skills offensive e capacità difensive farà sicuramente gola a qualcuno. In squadra però ci sono due senior che potrebbero interessare all’Europa. Il primo è Jae’Sean Tate, guardia fisicata (1,93 per 86 kg) con poco tiro da fuori, ma una dote naturale per l’1vs1 e le conclusioni in post basso. Kam Williams invece è un giocatore sottovalutato, guardia tuttofare, fastidiosa in difesa e precisa dall’arco (quasi 44%), con un buon IQ cestistico.
Video