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Quella Michigan che non ti aspetti

Autore: Manuel Follis
Data: 25 Feb, 2018

La stagione

Passano gli anni, cambiano i giocatori ma Michigan rimane una certezza per la Big Ten e per il Torneo. Quest’anno però la squadra è più forte in difesa che in attacco, mentre normalmente era la fase offensiva a caratterizzare i Wolverines. Michigan gioca un basket atipico, nel quale attacca pochissimo il ferro, ma che grazie a una circolazione di palla tra le migliori della Ncaa riesce spesso a trovare un giocatore libero per un tiro (non per forza da 3). La squadra allenata da coach John Beilein si basa su un triumvirato composto dal più forte europeo che gioca al college, ovvero Moritz Wagner, da un transfer che sembra aver trovato la sua dimensione , l’ala Charles Matthews (che dovrebbe rappresentare il futuro dei Wolverines, anche se la sua stagione è stata ondivaga) e da un senior cresciuto di anno in anno, la guardia Muhammad-Ali Abdur-Rahkman. I principali compiti difensivi sono lasciati invece a Zavier Simpson, un vero mastino sulla palla. Qualche balbettio nei primi due incontri del Torneo Ncaa (salvata da un buzzer beater di Jordan Poole contro Houston) ma resta una squadra attrezzatissima per andare molto lontano.

Il quintetto base di Michigan

Il giocatore chiave

Il junior Duncan Robinson viete utilizzato prevalentemente da 4 nonostante sia “solo” 203 cm e il suo principale compito, da quando gioca a Michigan, sia quello di fare canestro da 3. L’operazione gli riesce e infatti siamo al 39% in stagione che peraltro è il peggior dato in carriera, ma va detto che ora chiama più attenzioni da parte delle difese rispetto a un tempo. Considerato che a rimbalzo non è un mastino (2.5 a gara), è utile alla causa di coach Beilein se mette punti a referto. Michigan è 21-0 quando Robinson segna 6 o più punti, se resta sotto il record è 5-7.

Prospetti

Il primo giocatore di cui non si può non parlare è il prospetto Nba (probabile primo giro) Moritz Wagner, che molti hanno paragonato a Dirk Nowitzki (non una novità, lo fanno con qualsiasi lungo che sa tirare, figuriamoci con un tedesco). Il junior nato a Berlino è cresciuto stagione dopo stagione e oggi è un eccellente rimbalzista, ma anche un tiratore non battezzabile da 3 (fondamentale che esegue con naturalezza) dove tira con più del 40%. In più è letale quando parte in palleggio (vedere il video sotto). Interessanti in ottica Europea sia Abdur-Rahkman, un giocatore atletico capace di segnare in molti modi e pericolosissimo quando è “on fire” sia il citato Robinson, che nel mix tra altezza e tiro potrà trovare estimatori nel Vecchio Continente.

Video

 

 

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