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Reid-Waters, l’asse vincente di LSU

Autore: Raffaele Fante
Data: 15 Feb, 2019

Tennessee rimane l’unica imbattuta nella Sec, ma dietro ai Vols c’è la sola squadra che ha vinto 6 partite in trasferta ed è LSU. I ragazzi di Will Wade hanno sbancato anche la Rupp Arena, battendo Kentucky 73-71 al termine dell’ennesima rocambolesca partita di una squadra giovane e divertente. E molto forte.

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Iniziamo dalla fine, cioè dalla contestatissima vittoria contro la squadra di John Calipari arrivata con un tap in di Kavell Bigby-Williams.

 

Chiara l’interferenza a canestro che però, come il goaltending, non può essere rivista dagli arbitri che al monitor hanno solo controllato se il canestro fosse arrivato prima dello scadere del tempo. Dopo tre vittorie fuori casa al supplementare, questa è arrivata a pochi decimi dalla sirena ed è ovviamente pesantissima, anche perchè è solo la seconda su 37 partite giocate in trasferta da LSU contro squadre nella Top 5.

Ed è sempre un buon segno per i Tigers sbancare la Rupp Arena

L’ultima apparizione al torneo risale al 2015, poi neanche Ben Simmons riuscì a riportarli alla March Madness. Ci stanno riuscendo invece due giocatori dal talento inferiore, ma che giocano con la squadra e per la squadra.

Tremont Waters, la conferma

Ha chiuso la sua stagione da freshman con 15.9 punti e 6 assist di media, sta viaggiando in quella da sophomore a 15.7 e 6 assist. Un metro e 80 a esser buoni in perenne movimento, quest’anno è migliorato in difesa ed è primo nei recuperi nella Sec con oltre 3 a partita.

Ma la parte forte rimane sempre l’attacco, dove deve migliorare ancora nel tiro da fuori ma ha gran capacità di battere dal palleggio anche un signor difensore come Ashton Hagans

 

Coach Wade gli ha dato la squadra in mano già dall’anno scorso e quest’anno vuole che si prenda ancora più responsabilità, per esempio tirando di più da 3. Al momento non raggiunge il 34% e passa da serate da 6/10 contro Texas A&M all’ultimo 1/5 contro Kentucky, ma “sta sicuramente giocando a un livello altissimo”, come spiega lo stesso Wade ed è fuori discussione che LSU vada dove la porta lui.

Naz Reid, il partner perfetto

Iniziamo con l’elenco dei freshman della SEC ad aver mantenuto medie di tiro del 50-40-80 con più di 15 punti nelle partite di conference dal 1992-93 a oggi: Naz Reid. Fine della lista. E sì che dopo un buon inizio di stagione, nelle partite di dicembre era quasi scomparso con prestazioni tra l’indolente e lo spaesato. Quando è iniziata la conference, invece, è tornato subito a essere quel giocatore che a Baton Rouge tutti attendevano. E l’asse con Waters ha iniziato a funzionare alla perfezione

 

Il tiro da 3 è un po’ il suo guilty pleasure: ha mano educata (37.7% dall’arco), ma la percentuale potrebbe anche salire se migliorasse la capacità di scelta, visto che talvolta spara una tripla un po’ a caso, da fermo e senza alcun ritmo. E’ questo il suo difetto maggiore, ogni tanto la pigrizia sembra impossessarsi del suo corpo che si muove troppo piano, mentre invece è in grado di essere dinamico e utile anche a rimbalzo in attacco

 

Talento particolare, è sicuramente uno dei pochi lunghi interessanti tra i freshman di quest’anno e ha grandi margini di miglioramento. Può far male sia lontano che vicino al canestro, se riuscisse a migliorare la velocità dei suoi movimenti, potrebbe davvero avere un buon futuro anche al piano di sopra.

Il gruppo, la sorpresa

La stagione di LSU era iniziata nel peggiore dei modi, con l’omicidio di Wayde Sims che era uno di quei giocatori che fanno spogliatoio, oltre a essere importante per la rotazione. Altri complimenti a Will Wade, che ha saputo rimettere insieme subito la squadra e creare un ottimo mix tra veterani e giovani: a soli 36 anni, è indubbio che sia uno dei coach più interessanti della Division I e, alla sua seconda stagione sulla panchina dei Tigers, sta già ottenendo ottimi risultati.

Waters e Reid non sono soli: riprendiamo l’azione finale contro Kentucky e vediamo che la palla decisiva finisce nelle mani di Skylar Mays e il tap in decisivo è di Kavell Bigby-Williams. Proprio il transfer inglese da Oregon, unico senior della rotazione a 8 di LSU, è fondamentale in difesa come rim protector, mentre Mays è la terza opzione offensiva con oltre 13 a partita. I quattro freshman arrivati quest’anno, che fanno di LSU la 325/a squadra per esperienza in Division I, confermano inoltre l’ottima capacità di reclutatore di Wade, perchè sono tutti più che utili.

Emmitt Williams – Lsu

La squadra vive ovviamente di alti e bassi, spesso va sotto (-16 contro Auburn, -14 contro Missouri a 2′ dalla fine), ma poi vince. L’unica rimonta non riuscita è stata quella dal -17 contro Arkansas, che poi è passata per un punto al Pete Maravich Assembly Center. Attenzione quindi ai Tigers che quest’anno no, non vedrete al NIT ma alla March Madness.

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