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Super Mock Draft: tutti i talenti da Nba della March Madness

Super Mock Draft
Autore: Andrea Mauri
Data: 18 Mar, 2025

La March Madness sposta o no qualcosa in ottica Draft? É una questione annosa come quella della gallina e dell’uovo: a volte abbiamo indicazioni, altre volte non cambia niente. Eppure, in un torneo privo dei talenti di Rutgers, ci sono molti giocatori fuori la Top 5 che hanno visto le loro quotazioni salire e scendere nel corso della stagione e alcune ottime prestazioni potrebbero chiarire le idee ai front office Nba. Ecco il Super Mock Draft versione March Madness.

NOTA BENEPer comporre il nostro Super Mock Draft NBA, teniamo conto dei ranking pubblicati da oltre venti siti specializzati, facendo una media ponderata delle posizioni occupate che tiene conto anche dei vari gradi di affidabilità e competenza dei suddetti siti.

Chi sale

Kon Knueppel – Si è caricato la squadra sulle spalle in assenza di un Cooper Flagg scavigliato. Il torneo dell’ACC è stato il suo momento: MVP che ha saltato solo cinque minuti in tre partite, alternando spallate date a Georgia Tech (28 punti), mano precisa dalla lunga distanza contro North Carolina (17 punti con 3-5 da tre) e una prestazione intelligente e puntuale contro Louisville (0-5 da tre, ma 18 punti). Un corpo non propriamente d’atleta che riesce però ad avere un livello alto anche in difesa.

Derik Queen – Saranno stati anche beffati da Tre Donaldson ma, contro Michigan, Maryland ha capito perché può fare una lunga corsa a marzo: il suo centrone è un’arma difficilmente arrestabile nelle giornate in cui il suo jumper lo supporta da qualsiasi distanza. I 31 punti messi a segno contro uno dei frontcourt più tosti della nazione sono la dimostrazione del talento da scorer e della leadership del lungo.

Nique Clifford – L’ultimo prospetto di Colorado State è datato 2022 e risponde al nome di David Roddy, uno che in Nba fa il giramondo ma ha ancora il suo spazio. Clifford in quegli anni giocava nella rivale Colorado ma solamente ora ha trovato il posto in cui splendere. Una guardia di oltre due metri, forte fisicamente e con una buonissima mano da tre punti (39.8%). In Ncaa tende a caricare verso il canestro come un toro, ha una buona mano per rifinire e begli istinti da passatore. In Nba potrebbe riciclarsi benissimo come un 3&D dalle buone letture.

Chi scende

Egor Demin – Il momento migliore di una BYU sorprendente (semifinalista e Top 4 in Big 12) coincide con la discesa del russo, reo di esser ancora indietro dal punto di vista fisico e una mira da tre totalmente sballata (27%). L’esempio perfetto è stata la semifinale contro Houston in cui l’intera BYU è stata presa a pugni (inizio shock di 15-0 nei primi sette minuti) e l’ex Real si è ritrovato a forzare triple (1-7). Un progetto a lungo termine in ottica Nba.

Așa Newell – Ha riportato Georgia al torneo, impresa che neanche uno come Anthony Edwards era riuscito a compiere. A dispetto del fisico da insetto-stecco, Newell mostra una bella verve a rimbalzo, come dimostra la sconfitta al torneo contro Oklahoma dove ha chiuso con 21+17, oltre ad un’intelligenza che lo porta spesso a stare al posto giusto al momento giusto nei pressi del canestro da entrambi i lati del campo. Un rim-roller interessante per il piano di sopra.

Novità

Jase Richardson – É uscito fuori dal nulla e ha contribuito a rendere Michigan State una pretendente al titolo. Atletico e mancino come il papà Jason, Jase rischia di essere un pochino sotto dimensionato per essere una guardia Nba ma non si può girare lo sguardo verso una guardia col 41.2% da tre.

Carter Bryant – Un progettone tutto da costruire, fisicamente e tatticamente, ma che sa stare al posto suo e sa soprattuto difendere. Un 4 tattico che garantisce spaziature (36% da tre), buone letture (3.1 assist) chiedendo pochi tiri in cambio. Non ha mai avuto un acuto, ma ha sempre conquistato la fiducia di coach Tommy Lloyd.

Danny Wolf – Un playmaker nel corpo paffuto di un lungo. Vedere Danny Wolf è un piacere per gli occhi da oltre due anni e salendo di livello a Michigan il suo talento non ha perso di presa. Difficile vederlo titolare in Nba, ma una carriera alla Boris Diaw, tutta cioccolatini e giocate di tocco per i tagli dei compagni, sarebbe la giusta conseguenza per una grande carriera collegiale.

JT Toppin – Fratello d’arte con meno esplosività di Obi ma un arsenale più rifinito per segnare. Piedi velocissimi, abbinati a delle mani che in post sanno il fatto loro. Il lungo di Texas Tech è stato uno dei migliori scoring big della Division I, senza accentrare l’attacco assai democratico e triplomane dei Red Raiders.

Miles Byrd – Giovane, svezzato un sistema militaresco che scolpisce i giocatori nella pietra, Byrd si è rapidamente imposto in una San Diego State che ha visto Reece Waters-Dixon fuori tutto l’anno. Gran difensore, stats filler, mano accurata dalla lunga distanza, alto oltre due metri. Ha già escluso il portal come soluzione e vede di buon occhio la permanenza a SDSU. Che sia un prospetto per il 2026?

#GiocatoreRuoloEtàSquadra
1Cooper FlaggPF18.5Duke
2Dylan HarperPG19.3Rutgers
3Airious "Ace" BaileySF18.9Rutgers
4VJ EdgecombeSG19.9Baylor
5Kasparas JakucionisSG19.1Illinois
6Tre JohnsonSG19.3Texas
7 (+2)Kon KnueppelSF19.9Duke
8 (+3)Khaman MaluachC18.8Duke
9 (NE)Jase RichardsonSG18.7Michigan State
10 (+6)Derik Queen C20.5Maryland
11 (+6) Collin Murray-BoylesC20.0South Carolina
12 (+1)Jeremiah FearsPG18.7Oklahoma
13 (-1)Liam McNeeleySG19.7UConn
14 (-4)Asa NewellPF19.7Georgia
15 (-7)Nolan TraorePG19.1Saint-Quentin
16 (-9)Egor DeminPF19.3BYU
17 (-3)Ben SarafPG19.2Ratiopharm ULM
18 (NE)Noa EssangueSF18.5Ratiopharm ULM
19 (+10)Rasheer FlemingPF20.9Saint Joseph
20 (NE)Carter BryantSF19.6Arizona
21 (-2)Hugo GonzalezSF19.4Real Madrid
22 (-5)Thomas SorberC19.5Georgetown
23 (NE)Danny WolfC21.1Michigan
24 (NE)Joan BeringerC18.6Cedevita Junior
25 (NE)Noah PendaSF20.4Le Mans-Sarthe
26 (+4)Nique CliffordSG23.4Colorado State
27 (-1)Kam JonesSG23.3Marquette
28 (NE)Miles ByrdSG20.8San Diego State
29 (NE)JT ToppinPF20.0Texas Tech
30 (-12)Boogie FlandPG18.9Arkansas

 

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