UNC e la triade della morte
Joel Berry e Justin Jackson segnano 50 punti complessivi per North Carolina, un effort offensivo che prima indirizza e poi chiude la gara contro Butler. La sorpresa è Luke Maye, che esce dalla panchina e dà la spallata decisiva al match con il suo tiro da tre e la sua grande presenza a rimbalzo. Una doppia doppia da 16 punti e 12 rimbalzi che ne fa, di fatto, l’MVP occulto della partita.
Menzione d’onore
Gioca da leader, si prende la squadra sulle spalle sin dall’inizio della gara e ci prova fino alla fine, anche se predica nel deserto. Andrew Chrabascz chiude il suo ottimo torneo con una prestazione tecnicamente ed emotivamente di livello: 21 punti, 7 rimbalzi e 4 assist. Una Sweet 16 sicuramente da ricordare per il quasi-lungo di Butler.
Thornwell, un eroe in missione
Stavolta non ha dovuto fare tutto da solo in attacco ma è difficile immaginare una South Carolina vincente senza Sindarius Thornwell e i suoi 24 punti (2/4 da due, 4/10 da tre, 8/10 ai liberi). La guardia dei Gamecocks conferma la sua forma scintillante, l’estrema utilità come two-way player (6 rimbalzi, 2 stoppate e 2 recuperi) e la capacità di essere clutch: sua la tripla del +14 a metà secondo tempo che ha interrotto il parziale di Baylor (10-0) nell’unico momento in cui gli avversari sono sembrati capaci di poter riaprire il match.
La partita perfetta di Fox
“I scored like the first 8 points of the game, and after that I was like you know it’s going to be a good night for me”. Sì, è stata decisamente un’ottima serata per De’Aaron Fox che ha segnato in tutti i modi, come se davanti a lui non ci fosse nessuno. Ma non solo: ha controllato la gara, accelerando e poi fermandosi con un’ottima gestione dei minuti finali. Playmaker e scorer, la partita perfetta contro l’avversario più quotato. che è stato scherzato in molti modi, per esempio così
Monk il killer
Dopo un orrendo 6/21 con 2/11 da tre, Malik Monk ha scelto la gara giusta per fare il suo ingresso nel torneo. Silenzioso nel primo tempo, vero killer nella ripresa quando Kentucky è scappata via grazie anche alle sue triple (4/9) da distanza siderale.
Tj Leaf non basta
La sua arte di nascondersi in mezzo alla difesa e comparire nel posto giusto al momento giusto non è bastata, ma TJ Leaf è stato comunque una delle sorprese della stagione, visto che in pochi avrebbero scommesso un centesimo sul grande impatto che questo freshman ha avuto dalla prima all’ultima partita, chiusa con 17+7 e la solita quantità di cose utili sui due lati del campo.
Un alligatore da record
A fasi alterne Florida si è aggrappata a vari giocatori e non sarebbe arrivata alle Elite 8 senza la stoppata di Canyon Barry e la tripla di Chris Chiozza (potete vedere i loro video nell’articolo principale sulla gara contro Wisconsin). Ma i Gators per tutta la gara si sono aggrappati alla prestazione da record di KeVaughn Allen, la guardia tutta muscoli reattività e difesa di Florida, che ha segnato 35 punti, il massimo per un giocatore dell’università di Gainesville al Torneo. Penetrazioni, step back, assist, schiacciate… qui potete ammirare tutto il campionario completo.