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Wichita State Shockers #10

Markis McDuffie (Wichita State)

 Record 30-4

Prima stagione dopo l’era VanVleet&Baker, due leggende viventi nella storia dell’ateneo, anno di transizione? Niente affatto se a guidare la squadra è uno dei coach più geniali dell’intera Ncaa: Gregg Marshall. Gli Shockers giocano un “basket democratico” con ben dieci uomini che restano in campo per almeno 12 minuti, con tre soli giocatori in doppia cifra di media (Markis McDuffie, Landry Shamet, Darral Willis Jr) e gli altri sette che mettono a referto almeno cinque punti a partita. I risultati? Vittoria della regular season nella Missouri Valley (insieme a Illinois State con un record di 17-1), vittoria nel torneo di conference e ritorno dopo un anno tra le top25 della nazione. Wichita State è top10 per efficienza offensiva in Division I con un gioco corale dentro-fuori che vive delle ottime percentuali da tre (40.5%), grazie anche alla presenza di tiratori scelti come Conner Frankamp, e della produttività in area della coppia Willis Jr-Morris. Duo che fa la differenza anche in difesa, alzando un muro nel pitturato, mentre gli altri tre uomini del quintetto sono capaci di far tirare gli avversari da tre con il 31%, una combinazione che fa degli Shockers una difesa top25 per efficienza.

I giocatori da seguire

In una squadra che esalta il gioco corale è difficile trovare il classico go to guy, ma se bisogna scegliere il giocatore più talentuoso allora il nome è Markis McDuffie, leader degli Shockers alla voce punti e rimbalzi, SF capace di segnare in mille modi. Sotto i tabelloni non potrete non notare la presenza di due uomini come Darral Willis Jr e Shaquille Morris pronti a lottare su ogni rimbalzo e a metterla dentro con giocate in post, senza disdegnare il tiro dalla media distanza. Per il futuro, ma protagonista già nel presente, il nome è Landry Shamet: play titolare che sa arrivare al ferro, punirti da oltre il perimetro (45%) e trovare con facilità i propri compagni. Il Freshman of the year della MVC è il secondo miglior scorer a roster e potrebbe essere il prossimo VanVleet.

Pronostico

Squadra insidiosa, o come si suol dire ostica, con un coach capace di preparare il game plan vincente contro ogni sorta di avversario, possibile mina vagante del torneo, non stupitevi se la vedrete arrivare alle Sweet Sixteen.

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