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Zion e gli altri, il punto sul Draft

Autore: Giulio Scopacasa
Data: 24 Apr, 2019

Con l’avvicinarsi dell’NBA Draft 2019, i prospetti e la lega si preparano a quello che è un giorno fondamentale per il futuro di entrambi. A partire da questa stagione, le regole cambieranno. Se prima la decisione di un giocatore di assumere un agente era definitiva e impediva il ritorno a scuola, oggi non è più così. Da quest’anno un giocatore potrà decidere di assumere un agente, mantenendo la propria eleggibilità. L’agente dovrà essere riconosciuto dalla NBPA e potrà pagare al giocatore pranzi e trasporti necessari per il lavoro. Un giocatore non scelto al Draft, detto quindi “undrafted”, avrà il diritto di tornare al college sciogliendo il rapporto con l’agente soltanto nel caso in cui abbia partecipato alla Draft Combine. Sarà quindi molto più difficile sapere in anticipo quali saranno i giocatori che continueranno a giocare in NCAA, e quelli che prenderanno la via del professionismo, indipendentemente dai verdetti del giorno del draft.

Per questo Draft si sono dichiarati fin qui 233 giocatori (di cui 175 dai college). Vediamo ora le loro reali intenzioni: alcuni rimarranno sicuramente nel Draft pool, altri sono quasi pronti per tornare al college.

Se ne vanno sempre i migliori

Come ha fatto sapere con un video sui social nel quale ringraziava Duke, il giocatore dell’anno è pronto a sbarcare in NBA: Zion Williamson si è infatti dichiarato per il Draft NBA, così come i propri compagni Cameron Reddish e RJ Barrett. Dopo la spedizione finita contro Michigan State all’Elite Eight, l’unico giocatore importante dei Blue Devils che ha deciso di tornare a Durham è stato Tre Jones.

Anche per i rivali di North Carolina, le partenze pesanti di Coby White e Nassir Little sono state in parte controbilanciate dall’arrivo di Cole Anthony, uno dei migliori prospetti della prossima stagione. Roy Williams dovrà guardare i suoi due pupilli essere chiamati sul palco da Adam Silver.

I giocatori della Final Four

Jarrett Culver, forse il giocatore più versatile di questo Draft, si è dichiarato. Dopo aver rimandato la decisione la scorsa stagione, era inevitabile quest’anno prendere la via del professionismo. Virginia potrebbe perdere interamente il suo core. De’Andre Hunter e Ty Jerome si sono dichiarati e le possibilità di rivederli alla corte di Tony Bennett sono bassissime. Anche Kyle Guy e Mamadi Diakite hanno messo il loro nome nel Draft pool ma solo il secondo sembra volersi avvantaggiare delle nuove regole testando la situazione prima di tornare al college: Guy, infatti, ha recentemente annunciato la sua intenzione di andare fino in fondo. Auburn perderà Jarred Harper, il giocatore più importante di Bruce Pearl. Difficilmente lo si rivedrà in maglia Tigers nella stagione 2019-2020.

Le migliori guardie

Ja Morant, fenomeno assoluto e probabile scelta top 3, è pronto al professionismo. Dopo il raggiungimento del secondo turno nella March Madness con Murray State, è arrivato il momento per lui di far venire l’acquolina in bocca a diverse squadre NBA. Romeo Langford, un po’ più indietro nei mock draft dopo la fallimentare stagione dei suoi Indiana Hoosiers, lo raggiungerà tra i professionisti. Darius Garland, invece, infortunatosi dopo le prime partite di questa stagione, sarà draftato, come già aveva fatto sapere da tempo. Sarà interessante vedere come il suo infortunio influenzerà il suo draft stock, come successo a Michael Porter Jr. la scorsa stagione. Carsen Edwards, invece, dopo tre anni in cui ha dimostrato di essere uno dei giocatori più forti in tutta la NCAA, è pronto al livello successivo. Dimostrare di non subire troppo le lacune fisiche in NBA è il suo obiettivo primario.

I lunghi da lotteria

Anche Bol Bol, così come Darius Garland, si è dichiarato subito dopo l’infortunio. La stagione di Oregon è andata in fumo in quel momento, con un effetto domino impressionante. Anche Jaxson Hayes, dai Texas Longhorns, è pronto alla carriera professionistica. Come si è capito dalle sue dichiarazioni e da quelle del suo allenatore Shaka Smart, non ci sono troppi dubbi sul fatto che il lungo non tornerà al college. Insieme a loro, si è dichiarato anche il lungo con la crescita maggiore in questa stagione. Brandon Clarke, dopo aver guidato Gonzaga per un’intera stagione quando nessuno se lo sarebbe aspettato, è pronto al grande salto. Su Tankhaton è dato alla scelta numero 4, su altri siti tra la 6 e la 13. Mai a inizio stagione avrebbe pensato di potersi trovare in questa situazione, e vuole approfittarne fino in fondo.

Squadre demolite

Virginia non è l’unica squadra di primo piano destinata a perdere molti pezzi. Kansas potrebbe perdere, oltre a Quentin Grimes e Dedric Lawson, anche Devon Dotson, nel caso in cui il feedback ricevuto dalla guardia nel processo pre-draft lo soddisfacesse. Sarebbe un problema per Bill Self, in quanto il recruiting, non ancora incredibile per la prossima stagione, non coprirebbe bene il vuoto nel backcourt lasciato da Grimes e Lawson. Kentucky, come capita ogni anno, vedrà una quantità di talento incredibile andare via. Keldon Johnson, PJ Washington e Tyler Herro si sono tutti dichiarati e non hanno intenzione di tornare a scuola, in quanto abbastanza certi di essere chiamati sul palco da Adam Silver.

Michigan perderà Charles Matthews, Ignas Brazdeikis e Jordan Poole, tre possibili seconde scelte per il draft di giugno. Nessuno vuole tornare al college, nonsotante per tutti e tre ci sarebbero dei buoni motivi per farlo. Brazdeikis potrebbe diventare il primo one-and-done della storia allenato da John Beilein. LSU, dopo la sconfitta contro Michigan State, terminerà questo ciclo, con Naz Reid, Skylar Mays, Javonte Smart e il leader Tremont Waters, tutti pronti a dichiararsi per il Draft NBA.

Altri giocatori dichiarati per il Draft 2019:

Luguentz Dort (Arizona State), Daniel Gafford (Arkansas), Ky Bowman (Boston College), Andrew Nembhard (Florida), Bryce Aiken (Harvard), Armoni Brooks (Houston), Lindell Wiggington (Iowa State), Talen Horton Tuker (Iowa State), Jordan Nwora (Louisville), VJ King (Louisville), Amir Coffey (Minnesota), Louis King (Oregon), Shamorie Ponds (St. John’s), KZ Okpala (Stanford), Tyus Battle (Syracuse), Grant Williams (Tennessee), Jordan Bone (Tennessee), Kris Wilkes (UCLA), Nickeil Alexander-Walker (Virginia Tech), Jaylen Nowell (Washington), Miye Oni (Yale).

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