Home 9 Focus 9 Dalton Knecht dà un senso a Tennessee

Dalton Knecht dà un senso a Tennessee

Dalton Knecht - Tennessee
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 17 Nov, 2023

La Stella Azzurra e la nazionale Under 20 della Lituania lo sapevano. Hanno scoperto in estate che il matrimonio tra Dalton Knecht e Tennessee poteva riservare grandi sorprese e, ora che iniziata la stagione NCAA, anche la Division I lo sa. Il fresco giocatore della settimana della SEC è una macchina da punti che sta svoltando le ambizioni di Tennessee e che potrebbe anche interessare all’NBA.

Una sorpresa continua

A Tennessee, Rick Barnes non ha mai potuto contare su un attaccante del genere: uno con questa capacità di crearsi il tiro autonomamente, di attaccare senza palla e finire al canestro con qualità. Ci sono servite giusto un paio di partite per capire che l’ex Northern Colorado ha qualità traducibili ben al di sopra dell’ambito low-major cui apparteneva. Un’ala moderna, fluida creativa con un gioco già strutturato e la capacità da vera stella di saper in quali momenti colpire. Wisconsin lo sa bene visto che, dopo una sfuriata iniziale, è stata affondata dalla la zampata decisiva di Knecht nel finale con un tocco con la mano destra e un canestro dal mid-range.

 

E dire che Knecht arriva a Knoxville dopo un percorso complicato: terza squadra dell’High School, Junior College, la Big Sky e solo alla fine la SEC. Un percorso fatto di crescite improvvise (a 14 anni era alto appena 167 cm, ora sfiora i 2 metri) e di cadute repentine, come quella della media scolastica che l’ha fatto passare per il purgatorio dei JuCo. A tenerlo a galla in questo saliscendi, c’è sempre stato il lavoro in palestra maniacale. Come ogni gym rat che si rispetti, pullulano le storie di shootaround alle due di notte e chiavi della palestra sempre tra le sue mani.

Grazie alla mano sinistra, Knecht riesce a fare qualsiasi cosa, anche fare un crossover e attaccare con la destra oppure mangiarsi il canestro con il suo atletismo o soprattutto caricare di falli la difesa avversaria e guadagnarsi facili viaggi in lunetta (83.3% su 6.0 liberi tentati a partita). Di fronte ad un attaccante così le soluzioni sono poche e Rick Barnes sta facendo di tutto per cavalcarlo il più possibile. I 20 punti dello scorso anno forse non sono replicabili in un contesto come la SEC, ma il peso può essere sicuramente lo stesso.

Come te nessuno mai

Knecht si è sempre accontentato. Il desiderio dei quattro anni in Division I si è trasformato nel passaggio per Northeastern Junior College. La volontà di giocare per Colorado è passata ad essere la realtà di giocare per Northern Colorado. Ovunque sia andato la stella era un’altra: Dylan Kountz a Northern Colorado, Santiago Vescovi e Zakai Ziegler qui a Tennessee. Ora ad accontentarsi sono gli altri. Le motivazioni del matrimonio con Rick Barnes sono ovvie: Knecht voleva un posto in cui imparare a difendere, Barnes sono anni che sta cercando un giocatore offensivo in grado di smuovere un attacco perennemente stagnante. Ci fai poco con tre difese da Top 5 (5°, 3° e 1° per AdjDef nelle ultime tre stagioni) se poi a marzo non hai nessun creatore di gioco.

Rick Barnes

Kevin Durant, LaMarcus Aldridge, DJ Augustin, Tristan Thompson, PJ Tucker, Grant Williams, Myles Turner: la lista dei giocatori con cui Rick Barnes non è riuscito ad andare alle Final Four

Tennessee ha provato con 5-star come Jaden Springer e Keon Johnson o con transfer del livello di Tyreke Key o Justin Powell. Nessuno ha saputo sobbarcarsi l’ingente carico di responsabilità richiesto dall’horror show offensivo dei Vols. Knecht al momento sembra essere il prescelto: aiutato dal dinamismo e dal tiro da tre di un altro transfer, Jordan Gainey, la sua presenza di colpo regala le giuste spaziature e i giusti equilibri ad un attacco che deve ancora re-inserire Ziegler.

E dire che il tiro da tre stenta ancora a decollare. 36.1% e 38.1% nelle stagioni a Northern Colorado, ma solo 28.1% in questo primissimo scorcio di stagione. Al momento è l’unico neo di un giocatore che ha reso Tennessee, parola di Tom Izzo, una seria contender per le Final Four. La prova del nove arriverà settimana prossima: i Vols scendono in campo nel Maui Invitational più atteso di sempre, dove oltre alla #1 Kansas, troviamo altre due squadre della Top 5 (Purdue e Marquette) Gonzaga, UCLA e Syracuse. Uscire vincitori da queste forche caudine significa essere la #1 della nazione. Non male per uno con questa storia.

Articoli correlati

Parlare con le foche, stranezze da Ncaa

In attesa dell'inizio della stagione ecco un po' di curiosità dal mondo della Ncaa, dalla mascotte che incute paura alle Leggi tutto

La top 25 di BasketballNcaa

Ecco la preview sulle migliori squadre della stagione. Dalle certezze come Duke e Kentucky alle sorprese come Virginia Tech, dai Leggi tutto

Preview – Kentucky Wildcats – 4
Ncaa basketball - Isaiah Briscoe e John Calipari (Kentucky)

Sette potenziali giocatori da Nba, tra talento e fisicità. Se riescono a correre è finita per tutti, anche se la Leggi tutto

Conference 4 – La battaglia delle big

La storica rivalità Duke-North Carolina nell'ACC, i campioni di Villanova a caccia di un altro titolo in Big East, Kentucky Leggi tutto

Il viaggio di Casey Shaw dall’Italia a Vanderbilt

In molti lo ricordano da giocatore in Italia, ora Casey Shaw è il nuovo assistant coach di Vanderbilt. Lo abbiamo Leggi tutto